The Raft Analogue
The Raft Analogue
Abbiamo deciso di rispondere alle problematiche di una città che viviamo tutti i giorni ormai da anni. Abbiamo studiato e abbiamo continuato a vivere in questa città nonostante sia una realtà molto spesso respingente. Come molte altre città del mondo Venezia ha un grosso problema di turismo. La popolazione è in decrescita e sta diventando sempre più un luogo di passaggio dove le persone non hanno le opportunità e i servizi per poter rimanere.
Approfittiamo di quest’occasione e di questo pubblico per raccontare una storia. Abbiamo bisogno di tramandarla e di essere ascoltati. Leggetela come un disperato appello ad ogni architetto e designer lì fuori. Vogliamo raccontare la storia di una città paradossale, insolita, unica. Essa è più città di qualsiasi altra e una non-città contemporaneamente. Vogliamo mettere in crisi ogni concezione dell’urbanistica che avete vissuto fino a questo momento e mettervi in guardia su quello che sta per succedere.
L’approccio progettuale è utopico e radicale. Denunciamo apertamente i problemi della città e il modo che abbiamo trovato per risolverli è più profetico che pratico. Abbiamo raccontato la storia di una zattera che approda nel bacino di San Marco.
Al contrario di Venezia, questa nuova isola, dominata dal suo Monte Analogo, è piena di vita. La zattera profetizza alla popolazione la possibile soluzione ai problemi di Venezia mostrandole un nuovo Eden da replicare. Nella sua giurisdizione le persone si riproducono, ballano, coltivano e costruiscono. Sono tutti bisogni primari che nell’arcipelago principale si stanno andando ormai a perdere segnando un’inesorabile fine della città.
“The Raft Analogue” è il nostro contributo a Terraviva competition - Tactical Urbanism clicca qui per dare una occhiata al concorso
In collaborazione con : Dario Perissinotto